L'Aquila (714 m. slm.), capoluogo della regione Abruzzo, è una straordinaria città d'arte e cultura (si è meritata i prestigiosi appellativi di "Firenze d'Abruzzo" e "Salisburgo d'Italia") situata nel comprensorio del Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, alla sinistra del fiume Aterno. E' circondata da una suggestiva catena di monti tra i quali spicca, a nord-est, l'imponente massiccio del Gran Sasso d'Italia (2.912 m.). Il territorio comunale (circa 68.500 abitanti), in massima parte montuoso ad eccezione della vallata del fiume Aterno (considerato il fiume più freddo d'Italia), ha una variazione altimetrica che va da un minimo di 575 m. ad un massimo di 2.635 m. slm. Nel territorio aquilano è compresa parte dell'altopiano di , l'altopiano carsico più vasto d'Europa (denominato "Piccolo Tibet"), che dispone di piste da sci e campi di neve tra i più estesi ed apprezzati della regione.
La città, sorta intorno alla metà del XIII secolo, visse numerose ed alterne vicende storiche fino al 1860, anno in cui si unì al nascente Regno d'Italia. Nel 1703 fu già parzialmente distrutta da un violento terremoto che provocò oltre 6.000 vittime.
L'Aquila, città dalle 99 chiese a ricordo dei 99 castelli che, secondo la leggenda, contribuirono alla sua fondazione, è ricca di monumenti di enorme valore storico-artistico. Il più celebre è indubbiamente la basilica di S. Maria di Collemaggio, simbolo della città ed una delle pochissime chiese al mondo ad avere, al pari della basilica di S. Pietro in Roma, una Porta Santa. Le origini del tempio, eretto tra il 1283 e il 1288, sono legate all'umile eremita Pietro da Morrone che pochi anni dopo, nel 1294, fu incoronato Papa nella stessa chiesa aquilana con il nome di Celestino V. Le sue reliquie sono custodite all'interno della basilica, in un mausoleo del 1517 che rappresenta un autentico capolavoro rinascimentale. Ogni anno, il 29 agosto, nel capoluogo si celebra la Perdonanza Celestiniana, con apertura della Porta Santa e indulgenza plenaria concessa dal papa eremita.
Altri monumenti tra i più rappresentativi del capoluogo abruzzese sono il poderoso Forte Cinquecentesco, una delle principali fortezze presenti in Italia, chiamato anche "Forte Spagnolo" perchè fu costruito, nel 1534, per volere dei governatori spagnoli; la maestosa basilica di S. Bernardino (XV sec.), la chiesa più grande della regione; la famosissima ed antica Fontana delle 99 cannelle, edificata nel 1272 presso il fiume Aterno; la chiesa di S. Giusta di Bazzano (XIV sec); la cattedrale, di origine duecentesca, di S. Massimo e S. Giorgio; l'antica chiesa di S. Maria di Paganica; la chiesa di S. Agostino (XVIII sec.); etc. Nel lungo elenco devono essere altresì comprese le decine di splendidi palazzi gentilizi, edificati tra il XV ed il XX secolo, spesso arricchiti da bellissimi cortili con scenografici porticati ad archi sorretti da colonne e monumentali scalinate.
Anche alcune tra le numerose stupende frazioni sparse nei dintorni della città conservano monumenti o reperti di notevole interesse storico-artistico. Sono sicuramente da citare la frazione di S. Vittorino, dove si trovano il Teatro e l'Anfiteatro Romano dell'antica Amiternum, la chiesa di S. Michele (XII sec.) e la catacomba di S. Vittorino; la frazione di Paganica, con il suggestivo Santuario della Madonna d'Appari (XIII sec.), incastonato nella roccia e con la volta tappezzata da meravigliosi affreschi; la frazione di Civita da Bagno dove sono visibili i resti della cattedrale di S. Massimo a Forcona (VII sec.); il pittoresco e frequentatissimo borgo fortificato di Assergi, che custodisce la bellissima chiesa di S. Maria Assunta (1150); etc.
Il Santuario della Madonna d'Appari (XIII sec.)
(Da cartellonistica Regione Abruzzo - Settore Turismo)
Il complesso, scavato in parte nella roccia, si estende lungo una stretta fascia compresa tra il torrente Raiale e la rupe. Il semplice impianto, ad unica aula, presenta una irregolare zona presbiteriale, presumibile nucleo originale del santuario, la cui fondazione potrebbe risalire al XIII secolo. L'intero presbiterio e parte dell'aula sono impreziositi da interessanti affreschi eseguiti tra il XV e il XVII secolo. Sulla facciata rettangolare, sormontata da un campanile a vela, si apre il portale con lunetta affrescata.