Calascio, comune del Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, è un antico borgo montano di origine medievale di circa 150 abitanti, posto ad una altitudine di 1.210 m. slm. Ha alle spalle la catena del Gran Sasso d'Italia, con l'altopiano di Campo Imperatore, e guarda la Majella e il Sirente. Ovviamente, grazie alla sua meravigliosa posizione, dall'antico borgo si ammirano panorami sublimi.
Durante il periodo longobardo la piccola località appartenne al Ducato di Spoleto e successivamente alla Baronia di Carapelle. Il centro storico mostra monumenti di indubbio interesse come la chiesa e convento di S. Maria delle Grazie (1594), la chiesa parrocchiale di S. Nicola di Bari (XVI sec.) e l'antichissima chiesetta di S. Leonardo (1263).
In posizione più elevata rispetto a Calascio, a circa 1.450 m. di altitudine, si trova l'antico borgo abbandonato di Rocca Calascio.
Ma per raggiungere ciò che rende famosa la località di Calascio occorre salire ancora più in alto, a 1.512 m. di quota. E' a questa altitudine, infatti, che si erge, maestoso, il castello di Rocca Calascio, una delle fortezze più alte d'Europa, circondato da uno scenario che solo lo sguardo può descrivere. A poche decine di metri dal castello si trova la suggestiva chiesa di S. Maria della Pietà (XVI sec.).
Il castello di Rocca Calascio è stato il set naturale di molti films di successo, tra i quali l'avvincente favola medievale del lupo e del falco "Lady Hawke" (con M. Pfeiffer e R. Hauer), "Il nome della Rosa" (con Sean Connery) e "Padre Pio".
Castello di Rocca Calascio
(Da cartellonistica Regione Abruzzo - Settore Turismo)
L'eccezionale fortilizio, interamente in pietra e d'uso esclusivamente militare, è posto in un ambiente favorevolissimo dal punto di vista difensivo; esso presenta una pianta quadrata con torrioni circolari d'angolo ed un maschio quadrato centrale.
Secondo alcuni esperti il manufatto, frutto di un progetto unitario, risalirebbe alla metà del XIII secolo. Altri studiosi, al contrario, ritengono preesistente il torrione quadrato, per le caratteristiche proprie di una torre di avvistamento medievale, ed attribuiscono la sua trasformazione nella attuale rocca alla seconda metà del XV secolo, sulla base delle analisi delle torri angolari, profondamente scarpate, prive di apparato a sporgere e dotate di feritoie.
Situato a circa 1.500 metri di altitudine, in un contesto ambientale di eccezionale valore paesaggistico e recentemente consolidato, rappresenta una delle fortificazioni più alte d'Italia.
Chiesa di S. Maria della Pietà
(Da cartellonistica Regione Abruzzo - Settore Turismo)
L'elegante tempietto, sorto secondo la tradizione su una preesistente edicola votiva, venne edificato, alla fine del XVI secolo, su pianta ottagonale. Alla suggestione dell'impianto centrale, che richiama analoghi organismi costruiti in Abruzzo a partire dal XIV secolo, si coniuga l'eccezionale valenza paesaggistica del sito; la chiesa è infatti posta a ridosso dell'antico borgo abbandonato di Rocca Calascio, a dominio della sottostante piana di Navelli, percorsa dall'antico tratturo. Lo spazio interno, organizzato da un sistema di paraste tuscaniche e coperta da una cupola ad otto spicchi, si configura in severe forme cinquecentesche; ad una delle facciate esterne, caratterizzate da una generale disorganicità, si addossa un semplice corpo di fabbrica adibito a sacrestia.
L'oratorio rappresenta una delle tappe di un tradizionale percorso devozionale.