Cocullo, minuscolo borgo fortificato con una popolazione comunale di circa 320 abitanti, è famoso in tutto il mondo per l'antichissima e celeberrima festa di S. Domenico (il primo giovedì di Maggio), durante la quale la statua del Santo viene portata in processione per il paese, straripante di fedeli (e di media) giunti da ogni dove, coperta di serpenti vivi, non velenosi, catturati dai "Serpari" che nelle settimane precedenti la ricorrenza battono palmo a palmo le campagne e i monti circostanti. Le serpi vengono liberate nel loro ambiente naturale dopo la conclusione del rito.
Il suggestivo borgo, di epoca pre-romana, sorge su un rilievo (897 m. slm.) nell'alta valle del fiume Sagittario, a breve distanza dall'ingresso delle selvagge "", dagli splendidi borghi di Anversa degli Abruzzi, Villalago e Scanno, tutti inseriti nel prestigioso club dei "Borghi più belli d'Italia", e dall'incantevole Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale più antico d'Italia e una delle aree protette più celebri del continente europeo.
Il nucleo storico più antico di Cocullo è rappresentato dal Rione S. Nicola, situato nella parte alta del paese, dove svetta l'antica Torre medievale (XII sec.), riadattata prima a campanile dell'attigua chiesa di S. Nicola di Bari (XIV sec.), gravemente danneggiata dal sisma del 1915, e poi in torre dell'orologio. Sulla piazza principale si affaccia la stupenda chiesa di S. Maria delle Grazie (XIII sec.) mentre nella parte più bassa del borgo sorge il celebre Santuario di S. Domenico, riedificato tra la fine dell'800 e gli inizi del '900 sui resti di una chiesa più antica. Ai margini del centro abitato, lungo Via della Fonte, si trova una splendida Fontana Medievale in pietra, perfettamente conservata.