San Pio delle Camere è un suggestivo borgo di circa 550 abitanti posto lungo la Piana di Navelli (altopiano celebre per la produzione di zafferano), sul versante sud-orientale della Valle dell'Aterno. Il nome deriva dal sistema di ricoveri, spesso ipogei, detti appunto "camere", caratteristici delle località situate sul versante occidentale del Gran Sasso.
Il piccolo centro (830 m. slm.) è dominato dall'imponente Castello-Recinto di difesa (XII sec.), probabilmente adibito originariamente come stazzo per le greggi e successivamente potenziato per il controllo e la difesa degli armenti transumanti sul grande tratturo L'Aquila-Foggia, che solca il territorio comunale in prossimità del sito archeologico di Peltuinum (posto a cavallo tra i comuni di S. Pio delle Camere e Prata d'Ansidonia).
Monumento di spicco all'interno del centro abitato è la chiesa parrocchiale. A breve distanza dal paese si trova il borgo fortificato di Castelnuovo, frazione di S. Pio.
Il Castello-Recinto di difesa
(Da cartellonistica Regione Abruzzo - Settore Turismo)
Fondato in posizione di costa a monte dell'abitato, è forse il miglior esempio di castello-recinto ad un tempo abruzzese ed italiano. Eretta, nel suo nucleo originario, presumibilmente nel XII secolo, la costruzione è legata all'ampio fenomeno dell'incastellamento verificatosi intorno all'anno 1000.
Il recinto presenta una configurazione a triangolo isoscele ed è dominato da una torre-puntone pentagonale posta sul vertice superiore ed altre minori quadrilatere con funzione di rompitratta.
Le caratteristiche costruttive del puntone suscitano dubbi sulla omogeneità di realizzazione, suggerendo l'ipotesi di una struttura preesistente successivamente ampliata; tuttavia la coerenza complessiva dell'impianto ed i rapporti con il contesto ambientale pongono questo castello-recinto quale esemplificazione tipologica.