La medievale Tione degli Abruzzi (581 m. slm), piccolo borgo con una popolazione comunale di circa 380 abitanti, è situata nella media valle dell'Aterno, alle pendici della catena montuosa del Sirente (2.349 m.), nell'area del Parco Regionale Sirente-Velino.
Il minuscolo nucleo abitato è dominato dalla imponente torre quadrangolare, che emerge dai pochi resti dell'antico castello. Altri elementi di spicco sono le belle chiese di S. Nicola e S. Vincenzo. Sulla montagna alle spalle del paese si possono visitare le notissime Pagliare di Tione, caratteristico borgo agro-pastorale con grande abbeveratoio e chiesa. La località è raggiungibile attraverso una strada molto panoramica, ma altrettanto ripida (la pendenza media, se ben ricordo, è del 20%).
Sul colle di fronte a Tione degli Abruzzi, al di là del fiume Aterno, si trova il meraviglioso borgo fortificato di Santa Maria del Ponte (XIV sec.), che mostra l'antica cinta muraria, ancora discretamente conservata, nella quale si aprono due splendide porte di accesso ogivali. A poche decine di metri da questa piccola frazione sorge l'antica chiesa-monastero di S. Maria del Ponte (XII sec.), che ha custodito per secoli pregevolissime opere d'arte, molte delle quali sono esposte oggi nel Museo Nazionale dell'Aquila.
Altro elemento che arricchisce ulteriormente il territorio comunale di Tione degli A. è la maestosa torre cilindrica in pietra nella frazione Goriano Valli. La torre è situata in uno straordinario contesto ambientale reso ancor più suggestivo dalla presenza, sulla sponda opposta del fiume, di un'altra torre, di forma pentagonale, che, con uguale maestosità, si erge dai ruderi dell'antico borgo medievale fortificato di Beffi, in comune di Acciano. In questa piccola frazione è da visitare la chiesa di S. Gaetano, dove sono conservati gli affreschi del XV secolo attribuiti a Saturnino Gatti, formatosi probabilmente nella scuola fiorentina del Verrocchio.
La chiesa di S. Maria del Ponte
(Da cartellonistica Regione Abruzzo - Settore Turismo)
La chiesa, anticamente parte di un più ampio complesso monastico, risalirebbe al XII secolo.
L'articolato e suggestivo organismo, caratterizzato da un'anomala configurazione planimetrica, è frutto di successive trasformazioni che si susseguirono in varie epoche, sino agli ultimi restauri degli anni 1967-68. Da un primo impianto, ipoteticamente ad unica navata, si giunse ad un organismo a tre navate, attraverso una radicale operazione di rinnovamento attuata nel XIV secolo.
Un successivo ampliamento, attribuito alla fine del XVI secolo, modificò integralmente la zona presbiteriale, inglobando l'antica abside romanica, successivamente decorata con affreschi cinquecenteschi. Durante il XVIII secolo si addossò alla parete destra la cappella della Misericordia.
All'interno sono conservati il trecentesco altare Maggiore ed una Crocifissione di scuola umbro-abruzzese.