San Benedetto in Perillis è un borgo di straordinaria bellezza (oggi conta poco meno di 150 abitanti) che, dall'alto dei suoi 878 m. s.l.m., domina tutta la conca peligna. L'abitato più antico, caratterizzato da edilizia in pietra a vista, si formò intorno ad un monastero benedettino fortificato sorto in località "Perello" e conserva ancora le torri a pianta semicircolare emergenti dalla cinta muraria. La maestosa chiesa di San Benedetto (VIII-XI sec., una delle più antiche della regione), recentemente riportata all'originario aspetto medievale, è posta nella parte più elevata del borgo fortificato. Altri elementi che arricchiscono il piccolo centro dell'aquilano sono la chiesa della Madonna delle Grazie, l'interessante Museo Civico, ubicato nei locali di un ex frantoio settecentesco restaurato, e, sulla piazza all'ingresso del paese, l'antica chiesetta di S. Sebastiano. Molto suggestive le "grotte" (locali sotterranei scavati nella roccia e destinati un tempo a stalle ed altri servizi), che caratterizzano un'ampia area del piccolo centro storico e vengono utilizzate per manifestazioni ricreative e culturali.
Una particolarità di San Benedetto in Perillis è la originale serratura da esterno in legno, ancora visibile in parecchie delle case più antiche del borgo.
Abbazia di San Benedetto
(Da cartellonistica Regione Abruzzo - Settore Turismo)
Il tratturo aquilano, oltrepassato il monte sovrastante Ofena e superato Forca di Penne con il suo ramo principale, discende, con quello secondario, verso Navelli e Collepietro, raggiungendo San Benedetto in Perillis dove è stata determinante l'influenza della civiltà pastorale. La chiesa, posta all'interno del borgo fortificato, nella parte più elevata del rilievo, costituisce l'unica testimonianza dell'antica struttura abbaziale, che svolse una notevole opera di diffusione del monachesimo nella valle Tritana ed in tutto l'aquilano. L'edificio, nell'attuale configurazione, mostra i notevoli rimaneggiamenti subiti. Recenti restauri hanno smantellato la veste barocca riportando alla luce le originarie strutture altomedievali. L'interno, a tre navate e coperto da una copertura lignea, custodisce tracce di preziosi affreschi.