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"Paese mè, 'n te pozze mai scurdà ...".Le semplici, toccanti parole della celeberrima canzone popolare abruzzese "Paese mè", del M.o Antonio Di Jorio, sono l'espressione più genuina per descrivere il profondo ed indissolubile vincolo affettivo che lega ogni uomo, per tutta la sua esistenza, al paese natio.
Questo sito è dedicato a tutti gli abruzzesi che vivono lontano dalla loro terra e si propone, per quanto possibile, di offrire loro le immagini più significative dei luoghi in cui hanno visto la luce e mosso i primi passi. |
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I MUSEI DI ATRI:
Il Civico Museo Didattico degli Strumenti Musicali Medievali e Rinascimentali
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Il Civico Museo Didattico degli Strumenti Musicali Medioevali e Rinascimentali è stato inaugurato il 12 agosto 2000. E' nato grazie alla passione per la musica medievale del M.o Gianpiero Catelli - attuale Direttore del Museo - ed ha sede nel Palazzo Acquaviva, dove dispone di 5 sale in cui si possono ammirare ben 52 pezzi, riferiti ad epoche che vanno dall'VIII secolo d.c. alla fine del XVI secolo. Il termine "Didattico" sta a significare che gli strumenti ivi esposti non sono originali, ma ricostruiti su varie basi storiche.
I numerosi pezzi conservati nel Museo sono classificabili in:
- strumenti a corda: quali il Monocordo, strumento scientifico che la tradizione attribuisce a Pitagora; la Viella e la Ribecca, strumenti ad arco che sono gli antenati degli attuali Violino, Viola, Violoncello e Contrabbasso; il Liuto, la Lira, l'Arpa gotica e romanica e diversi Salteri a pizzico (diventati in seguito Clavicembali, Spinette e Virginali);
- strumenti a per-cussione: quali il Salterio e la Ghironda. Questi strumenti derivano da antenati ad arco dove l'arco è stato sostituito da una ruota che, messa in movimento tramite una manovella, mette in vibrazione le corde;
- strumenti a fiato: rappresentati dal Flauto a tre fori, dal doppio Flauto, dal Flauto diritto o dolce, dal Flauto tedesco (o traverse), dal Cornetto, dalle Ciaramelle e dalle Launeddas;
- strumenti a percussione e idiofoni: appartengono a questo genere il Tamburello, la Tamorra, il Tamburo quadrato, l'Arrazzi e il Carillon di campane (strumento molto in voga nel medioevo, a giudicare dalle numerose raffigurazioni nei dipinti dell'epoca).
Il Museo ha lo scopo di far conoscere quelle meraviglie sonore che, direttamente o indirettamente, sono gli antenati dei moderni strumenti musicali.
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ORARI DI APERTURA |
Periodo invernale (dal 1°/10 al 31/5) |
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Periodo estivo (dal 1°/6 al 30/9) |
Dal Martedì al Sabato
Mattina: 10,00 - 13,00 |
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Dal Martedì alla Domenica
Pomeriggio: 16,30 - 19,30 |
Prenotazioni per il servizio guida al numero diretto della Coop. "Il Filo di Arianna" (Tel/Fax
085-87721).
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