Antica città d'arte con una popolazione comunale di circa 7.300 abitanti, è situata all'estremità settentrionale dell'Abruzzo, su un colle (393 m. slm) ai piedi della "Montagna dei Fiori". Il territorio è compreso nell'area del Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga.
La nascita di Campli si perde nella notte dei tempi, come testimoniano i preziosissimi reperti archeologici rinvenuti in varie zone del territorio e, soprattutto, nella necropoli di Campovalano.
La città, che conserva ancora rilevanti tracce delle antiche fortificazioni (es. la Porta di accesso al quartiere orientale di Castelnuovo) e torri di avvistamento (Torre dei Melatino, eretta nel 1394), visse il periodo di massimo splendore tra il XIII e il XVII secolo, epoca durante la quale fu edificata la maggior parte degli splendidi tesori artistici che oggi si possono ammirare all'interno del centro storico: la Collegiata di S. Maria in Platea (XIV sec.), il Palazzo del Parlamento o Palazzo Farnese (XIV o XV sec.), la chiesa di S. Francesco (XIII sec.), con magnifico portale, la chiesa di S. Giovanni Battista (XI sec.).
Il 21 Gennaio 1772 Papa Clemente XVI attribuì alla città di Campli il privilegio della Scala Santa, all'interno della quale si trovano tesori artistici di immenso valore. La Scala è formata da 28 gradini in legno di ulivo, da salire in ginocchio e in preghiera per poter beneficiare delle stesse indulgenze attribuite alla Scala Santa di Roma.
Nei locali dell'ex convento di S. Francesco è ospitato il Museo Nazionale Archeologico, uno dei più importanti d'Abruzzo, dove sono esposti preziosi reperti rinvenuti durante gli scavi effettuati nella necropoli protostorica di Campovalano.
Nelle vicinanze dell'abitato di Campovalano si trova anche l'antica e suggestiva chiesa di S. Pietro.