Civitella del Tronto (645 m. s.l.m. e circa 5.250 abitanti nell'ambito comunale), città d'arte, è un antico borgo di impareggiabile bellezza (figura, infatti, nel prestigioso club de "I Borghi più Belli d'Italia") situato all'estremità settentrionale della regione, quasi al confine con le Marche. Il territorio è compreso nell'area del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il paese è sovrastato, quasi in tutta la sua lunghezza, dalla gigantesca e storica fortezza, una delle più imponenti opere di ingegneria militare realizzate sul suolo italiano (lunghezza più di 500 m., larghezza media 45 m. e superficie di oltre 25.000 mq.), nota nel medioevo (i primi documenti che parlano del castello risalgono intorno all'anno mille) e nel Risorgimento per i memorabili assedi subiti nel 1053, nel 1557, nel 1798 e nel 1806. Nel 1861 fu l'ultima roccaforte del regno borbonico ad arrendersi, il 20 marzo e dopo un assedio durato oltre sei mesi, alla nascente Unità d'Italia.
Altri monumenti di notevole valore artistico sono le chiese di S. Francesco (XIV sec.), di S. Lorenzo (XII-XVIII sec.), di S. Maria dergli Angeli e, appena fuori dal centro storico, la chiesa e il convento di S. Maria dei Lumi (XIII sec.). Lontano dal borgo, sulla sommità di un colle impervio e scosceso, sorge l'antichissima abbazia benedettina di Santa Maria di Montesanto, uno dei monumenti più suggestivi della provincia teramana, la cui costruzione sembra sia stata iniziata nel 542 da S. Benedetto da Norcia in persona.
Civitella del Tronto è dominata ad ovest dai due massicci dei "Monti Gemelli" (o Montagna dei Fiori, 1.814 m.), divisi tra loro da una profonda gola nella quale scorre il fiume Salinello. La zona è tutelata dalla . All'ingresso del canyon, uno dei più selvaggi e spettacolari dell'intero Abruzzo, si trova la preistorica grotta dell'eremo di S. Angelo.