Abbateggio è un piccolo centro di circa 420 abitanti situato nel Parco Nazionale della Majella, su una collina molto panoramica, a 450 m. di altitudine.
Il monumento più importante del paese, che nell'autunno 2009 è stato inserito nel prestigioso Club de "I Borghi più belli d'Italia", è il Santuario della Madonna dell'Elcina, sorto sul luogo dove, circa sei secoli fa, apparve la Madonna. All'interno del Santuario, sotto l'altare, è conservato il tronco dell'elce sul quale avvenne l'apparizione. Interessanti anche la chiesa parrocchiale di S. Lorenzo e la piccola chiesa della Madonna del Carmine, recentemente restaurata.
LUOGHI DA VISITARE
Partendo dalla sede comunale nel centro storico in Via Roma, si incontra subito la piazza nella quale è ubicata la Chiesa di San Lorenzo e, proseguendo, la piccola Chiesa della Madonna del Carmine. Arrivati in Piazza Celestino V, dalla quale è possibile godere della vista panoramica della vallata, dei monti del Gran Sasso e del Morrone, seguendo le indicazioni che conducono al punto più elevato del centro abitato di Abbateggio, si giunge alla Chiesa della Madonna dell’Elcina. Tra le località di Abbateggio, merita di essere visitata la piccola contrada di Sant’Agata, importante sito archeologico attualmente caratterizzato da un’attiva campagna di scavi, ubicata nel settore orientale del centro abitato.
Proseguendo lungo la strada che attraversa la contrada Sant’Agata, si incontra un sentiero che conduce al Fosso Cusano che, insieme alla valle del Fosso Fonte Vecchia con la contrada Sant’Agata ed il Colle degli Zingari, costituisce la Valle del Lejo, nella quale è ubicato un importante sito minerario inserito in un ampio progetto di tutela e valorizzazione del territorio.
Uscendo dal paese e percorrendo un breve tratto della strada che conduce al vicino paese di Roccamorice, si incontra una deviazione che conduce alla Valle Giumentina ed alla zona dei tholos; infatti, lungo l'itinerario che conduce all'altipiano di Valle Giumentina si individuano sulla sinistra un gruppo di capanne a tholos, notevoli per fattura e dimensioni. L'edificio principale del gruppo è il più grande dei circa cinquecento esemplari di questo tipo sparsi nella zona, ed è l'unico a due piani. Sono presenti altri edifici minori a formare un piccolo nucleo abitativo e si individuano chiaramente abbondanti resti dei muri che anticamente circondavano gli stazzi.
Dalla Valle Giumentina si può proseguire a piedi con un sentiero che in poco più di mezz'ora, attraversando il Vallone di Santo Spirito, porta all'Eremo celestiniano di San Bartolomeo. Inoltre, dalla Valle Giumentina si può facilmente raggiungere uno dei boschi più suggestivi che caratterizzano le pendici della Majella, in località Macchia di Abbateggio.
ALTRE METE:
da Abbateggio è possibile raggiungere in pochi minuti in auto, (ma meglio a piedi o a cavallo!) altre località di notevole interesse storico, culturale, artistico ed ambientale: la già ricordata Abbazia di San Clemente a Casauria; il comune di Sant'Eufemia a Majella con la piccola incantevole frazione di Roccacaramanico; il grazioso centro di Caramanico Terme noto per le sue acque termali curative, con una splendida chiesa romanica nella frazione di San Tommaso; il Castello di Salle, ubicato poco fuori dal centro storico, recentemente ricostruito in seguito ad un disastroso terremoto; la spettacolare valle del Fiume Orta, particolare per la conformazione geologica profondamente incassata e le sue rocce bianchissime tra le quali precipitano impetuose le acque; il borgo di San Valentino in Abruzzo Citeriore, con il poderoso castello già appartenuto ai Farnese e la Chiesa dei santi Valentino e Damiano progettata dal Vanvitelli; il Parco fluviale del Torrente Lavino, con i suoi laghetti di acque sulfuree ed il suo mulino seicentesco; il grazioso abitato di Roccamorice, con la famosa Abbazia di Santo Spirito a Majella voluta da papa Celestino V e l'interessante nucleo di capanne a tholos di Colle della Civita.
Per gli appassionati della montagna, inoltre, Abbateggio è punto di partenza ideale per gite ed escursioni alle principali vette della Majella ed al Blockhaus, una vetta del massiccio (2142 m s.l.m.), dominata dai ruderi di un fortilizio e caratteristica per la presenza del pino mugo, un'essenza endemica di questo luogo.