Antichissimo borgo di circa 1.450 abitanti situato sulle pendici della Majella, ad una altitudine di 420 m. slm.. L'escursione altimetrica del territorio, compreso nell'area del Parco Nazionale della Majella, va da un massimo di 1.900 ad un minimo di 246 m. slm.
Le origini di Rapino si perdono nella notte dei tempi, come dimostrano i ritrovamenti archeologici rinvenuti nella zona, alcuni dei quali risalenti, addirittura, al Paleolitico. In epoca medievale la cittadina fu, per lunghi secoli, dipendenza della vicina abbazia di S. Salvatore a Majella. Successivamente divenne feudo delle famiglie Orsini e Colonna. Nel 1860 fu annessa al Regno d'Italia.
Il nome di Rapino è famoso per l'arte della ceramica, che raggiunse il massimo splendore nel periodo in cui vi operò il celebre ceramista Fedele Cappelletti (1847-1920). Un importante Museo della Ceramica conserva ed espone molti pezzi di pregiata maiolica prodotta dagli artisti rapinesi.
Il centro storico presenta diversi monumenti di interesse, come la chiesa di S. Giovanni, la chiesa di S. Lorenzo e il Santuario della Madonna del Carpineto, che sorge nell'antico rione dei ceramisti.